DANIELE GENIALE (STREET ARTIST)

DANIELE GENIALE (STREET ARTIST)      

Sereno, Vle Etiopia, Roma 2024      


“Siamo sempre più nel mondo della comunicazione, 
anche se sempre meno nella comunicazione”.(W. Morris) 

Si occupa proprio di comunicazione l’affermato street artist Daniele Geniale, classe 1983. 
Originario di Andria (BT), dopo il liceo scientifico, si laurea a Roma e discute la tesi in “Semiotica del testo”, dove esamina l’influenza della street art in alcuni quartieri. L’approccio iniziale con l’arte è quello di uno studioso, poi inizia a usare stencil e nel 2006 realizza il primo murale. Dipinge a Roma, in Portogallo, in Spagna e Brasile, alternando lo studio alla pratica. Realizza senza sosta numerosissime opere e si afferma tra i nomi noti della street art. Nel 2015 fonda il collettivo SCAP, Sud Colorato a Pezzi.

Geniale è anche illustratore, designer grafico, co-ideatore e direttore artistico del MAIS Festival. Collabora con produzioni cinematografiche e brand di moda.

Non si definisce un artista, non cerca di distinguersi per lo stile ma per i messaggi che vuole trasmettere. Da sempre impegnato nell'inclusione sociale e nella formazione, appare molto attento alla realtà circostante.

Ha la capacità di integrarsi rapidamente nel quartiere dove opera e ama interagire con la gente che incontra, intervistandola o ritraendola.
Riesce sapientemente a mescolare diverse correnti artistiche,  spaziando da quella classica alla pop art, senza tralasciare la rappresentazione della luce. Quest’ultima è da sempre un elemento rilevante per la sua ricerca fotografica.

Di recente Geniale ha dipinto il più grande murale di Roma nell'ex deposito dell'ATAC di Viale Etiopia. L’opera intitolata Sereno, sulla facciata di un palazzo di otto piani, è stata realizzata in quindici giorni. Il soggetto rappresentato mostra un abbraccio che sembra contenere l’edificio tra fiori e lo sfondo azzurro che si confonde col cielo.

L’ ARTISTA SI RACCONTA 

L'artista accanto al suo murale  Restiamo umani, Andria

Tutto è iniziato a Roma quando studiavo comunicazione e vivevo a San Lorenzo, un quartiere vicino alla Città Universitaria. In quegli anni la Capitale non era ancora ricca di opere urbane ma io mi divertivo a cercarle. 

Decisivo è stato un viaggio a Londra nel 2003, dove per la prima volta ho visto le straordinarie opere di Banksy ne sono rimasto così affascinato che al rientro in Italia ho cominciato ad usare la tecnica dello stencil.

Grazie all’artista romano Paolo Gojo, ho realizzato il mio primo murale romano e da allora non ho più smesso di dipingere sia in Italia che all’estero. 

Prima di realizzare un’opera, mi documento sul posto, mi consulto coi residenti e così apro un colloquio che prosegue fino alla fine del lavoro. Credo che l’arte sia fonte di bellezza e abbia il potere di migliorare gli individui. 

Desconfianza, 2016, Baneza (Spagna)


Umani in cima, 2022, Bisceglie (BT)


Gino Strada, 2022 Andria



Nessuno è un'isola, 2022, Andria


"La periferia è una fabbrica di idee, è la città del futuro". (Renzo Piano)
Curato da Alessandra Bartomioli










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