INTERVISTA IMPOSSIBILE A CARAVAGGIO - IMPOSSIBLE INTERVIEW TO CARAVAGGIO
INTERVISTA IMPOSSIBILE A CARAVAGGIO
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| I bari 1594-95 Kimbell Art Museum (Texas) Correva l’anno 1605… Mi sono persa tra le
strade del centro di Roma…Sto cercando il Vicolo del Divino Amore, dove abita il
maestro. Ora sono finalmente giunta davanti al portone, che trovo socchiuso Posso entrare? Prego, prego…ha un abbigliamento un po’ insolito per i miei
gusti, comunque le posso prestare un abito per posare..
No, non sono una
modella, sono qui per un’intervista, non ricorda? Ha ragione, me ne ero completamente dimenticato! Il maestro ha barba e
baffi neri, i capelli lunghi e gli occhi vispi. Le rubo poco tempo, il
necessario per chiarire alcuni aspetti della sua arte. Sono felice che lei sia qui. Aspetti che apro le imposte perché
amo dipingere a lume di candela anche quando fuori c’è la luce. Il salone di colpo diventa luminoso, ci sono
tele appoggiate alle pareti e vecchie sedie di paglia. Sopra un grande tavolo
riconosco molti oggetti presenti nei dipinti del maestro, ci sono anche dei
bellissimi monili … Sono una giornalista Una giorna… che? Sono una giornalista
ossia scrivo quello che accade ogni giorno, incontro molte persone - Mi interrompe. C’è tanta gente da cui guardarsi, non si sa mai! Vede?
Io porto sempre un pugnale alla cintura. Sono un po’
interdetta, non so se restare, poi decido di sedermi su una vecchia sedia accanto
alla porta. Dovrebbe avere un pugnale anche lei, se vuole glielo
procuro io. Faccio un
cenno con la testa per fargli capire che non concordo, prendo coraggio e inizio
a fargli le domande Il suo vero
nome è Michelangelo Merisi, perché non si è fatto chiamare col nome di
battesimo? In realtà, non è stata una mia idea, tutti pensavano
fossi di Caravaggio, il paese nativo dei miei, invece sono nato a Milano il 29
settembre 1571. A 13 anni sono entrato come apprendista nella bottega
milanese di Simone Perterzano, un artista molto bravo, era un allievo di
Tiziano. A 21 anni sono venuto qui a Roma perché mi avevano
detto che c’era possibilità di lavorare... I primi anni sono stati molto duri,
non avevo soldi e lavoravo presso le botteghe di alcuni artisti. E’ stato
allievo del cavalier D’Arpino?
Si, sono stato nella sua bottega per circa otto mesi, era un uomo insopportabile, sempre pronto a giudicarmi. Quando sono finito in ospedale per febbri altissime non è mai venuto a trovarmi… Ecco in questo quadro s’intuisce quanto io stessi male… |
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| Bacchino malato 1593-1594 Galleria Borghese , Roma E’ curioso
che si sia rappresentato malato Si lo so, è stata un’idea un po’ bizzarra, ma amo rappresentare
la realtà così com’è. Come mai il
canestro di frutta è diventato un quadro famoso? E’ la prima “natura morta” dell’arte italiana e, come avrà sicuramente notato, non ho scelto solo frutta fresca.  Canestro di frutta 1596, Pinacoteca Ambrosiana, Milano Perché non fa
mai bozzetti preparatori? Non mi piace, mi annoia, amo dipingere direttamente
sulla tela. E’ vero che
l’incontro col cardinale Francesco Maria Del Monte ha cambiato la sua vita? Decisamente! Il cardinale notò alcune tele che avevo
venduto e nel 1595 mi ospitò a casa sua, a Palazzo Madama. Ho trascorso lì cinque
anni ricchi di lavoro e di nuovi amici, pensi che ho conosciuto anche Galileo
Galilei, un genio che studiava le stelle.
Grazie al cardinal Del Monte ho ottenuto nel 1599 il mio primo incarico pubblico, la famosa Cappella Contarelli.  |
San Matteo e l'Angelo,1602 San Luigi dei Francesi, Cappella Contarelli
Martirio di San Matteo 1599 1600 San Luigi dei Francesi, Cappella Contarelli
Dettaglio dell'autoritratto
Ammetto che ho avuto coraggio a rappresentare azioni
vere e brutali senza abbellimenti, usando un’illuminazione nuova. Non credo
nessuno avesse mai osato tanto…
Ascolto
incantata e forse assumo un’espressione assorta
Ha uno sguardo intenso, più la guardo, più penso che
potrebbe farmi da modella.
No, la
ringrazio, andiamo avanti…
Come le dicevo, ho cercato di fare qualcosa di diverso
e le tele vennero apprezzate moltissimo, pensi sono giunti da ogni parte per
ammirarle! Credo proprio di aver fatto un ottimo lavoro.
So che nel
1601 è stato impegnato nella Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo
Quella è stata un’esperienza straordinaria, anche se
un po’ sofferta perchè le prime versioni non piacquero. Il committente purtroppo
non riuscì a vedere i nuovi quadri perché morì prima che fossero finiti.
Ho volutamente stravolto l’iconografia sacra, saprà che sono stato sempre molto criticato per questo…
Conversione di San Paolo, 1600- 1601 S. Maria del Popolo, Cappella Cerasi
Crocifissione di San Pietro S. Maria del Popolo, Cappella Cerasi
Non avendo la possibilità economica i miei modelli
sono spesso ragazzi di strada, amici o prostitute. Quando ho ritratto Lena, una
nota cortigiana che ha posato nelle vesti della Madonna, hanno polemizzato.
Comunque sono felice che la tela non sia stata rimossa e tuttora si trovi nella
chiesa di Sant’ Agostino, qui a Roma.
Madonna dei Pellegrini 1603-1605 Sant'Agostino, Roma
La tela è gigantesca e quindi sono stato costretto a eliminare il solaio per lavorare più comodo …
Solo in quel momento mi accorgo con sorpresa che il soffitto è stato smantellato …
Con tutto questo spazio è stato possibile anche fare un’altra
grande pala d’altare che mi stata commissionata dall’ Arciconfraternita dei
Palafrenieri per l’altare di Sant’Anna, nella basilica di San Pietro. L’opera è
rimasta solo lì pochi giorni…
Si rende conto? Questo capolavoro non è piaciuto! E’ stata rifiutata perché il bambino è nudo e la Madonna troppo scollata, la modella è sempre la mia amica Lena … Non capiscono cosa sia l’arte!! Meno male che l’opera poi è stata acquistata dal cardinale Scipione Borghese!
Madonna dei Palafrenieri, 1605-1606 Galleria Borghese, Roma
Dopo intensi
periodi di lavoro come trascorre il tempo libero?
Sinceramente ozio tra un’osteria e l’altra in
compagnia di amici, a volte però una semplice passeggiata si trasforma in una
rissa. Ho la fama di avere un brutto carattere, purtroppo se mi offendono non
riesco a controllarmi, divento rissoso, violento, insomma, perdo la testa.
Tempo fa una zingara mi ha predetto un futuro nero, anzi nerissimo che mi ha messo ansia
La zingara mi ha letto la mano e mi che mi ha detto che
tra un anno cioè, nel 1606, ucciderò un uomo in una rissa e sarò condannato a
morte… Io? Scherziamo?
Perché si
meraviglia? Lei stesso ha ammesso di avere un carattere difficile…
Scusi, lei è venuta qui per intervistare o per criticare?
Ha ragione,
mi perdoni…
Mi ha detto che sarò costretto a scappare da Roma e dovrò trascorrere diversi anni in esilio. Proverò ad ingraziarmi il cardinale Scipione Borghese con un quadro drammatico
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| Davide con la testa di Golia 1609-1610 Galleria Borghese, Roma Sarò ossessionato dal pensiero della condanna, il che
si rifletterà su diverse opere come la Decollazione del Battista, una scena
particolarmente cruenta.
Il Papa alla fine mi darà la grazia, ma io morirò prima…   Dettaglio della firma Spero che sia tutto falso, non credo a questi indovini
che hanno una fervida fantasia Reputo sia
meglio non confermare ciò che gli accadrà ... Maestro ha
proprio ragione, penso comunque sia meglio non sapere il futuro! Quella donna l’ho incontrata per strada, sono rimasto
affascinato da quel turbante, da quel suo modo di fare e l’ho ritratta. Ora però devo
cancellare quelle maledette parole dalla mia mente! Dopo una
breve pausa torna a fissarmi Sa che sarebbe una modella perfetta! Trovo che lei
starebbe meglio con i capelli in su e con un bell’abito rosso La ringrazio
maestro ma ora devo proprio andare No! Proprio non
vuole? Va bene… la ringrazio per l’intervista e si ricordi che “Quando non c’è
energia non c’è colore, non c’è forma, non c’è vita”!
Saluto ma appena il portone si chiude alle mie spalle mi pento di non aver posato per uno dei più grandi pittori della storia dell’arte. Curato da Alessandra Bartomioli IMPOSSIBLE INTERVIEW
TO CARAVAGGIO The year was 1605... I got lost in
the streets in the heart of Rome...I am looking for the Alley of Divine Love,
where the Master lives. Now I've finally come in front of his door, that I find
half-closed. Can I come in? Please, come in! Your clothes are a little unusual for
my taste, however I can lend her a dress to pose... No, I'm not a
model, I'm here for an interview, don't you remember? You’re right, I completely forgot! The Master
has a black beard and mustache, long hair and lively eyes. I’ll take
just a little of your time, the necessary to clarify some aspects of your art. I'm glad you're here. Wait, I’ll open the shutters, I
love to paint by candlelight, even when there's light outside.
The room
suddenly becomes bright, there are canvases resting on the walls and old
thatched chairs. Above a large table, I recognize many objects that appear in
the paintings of the Master, there are also beautiful pieces of jewelry I'm a
journalist A jour… what? I'm a
journalist, i.e. I write about what happens every day, I meet a lot of people- He interrupts
me. There are so many people to look out for, you never
know! See? I always carry a dagger to my belt.
I'm a little
shocked, I don't know if to stay, then I decide to sit in an old thatched chair
next to the door.
You should have one too, I'll get one to you if you want. I shake my
head to make him understand that I do not agree, then I take courage and I
start asking him questions. Your real
name is Michelangelo Merisi, why did you chose to not go by his first name? To tell the truth, it was not my idea, everyone
thought I was from Caravaggio, the county where my parents were born, but
instead I was born in Milan on September 29, 1571. At the age of 13 I started working as an apprentice in
the Milanese workshop of Simone Perterzano, a very good artist, who was a
student of Tiziano. When I was 21, I came here to Rome because they told
me there was a chance to work... The first few years were very hard, I had no
money and I worked in some artists' shops. Were you a
disciple of cavalier D'Arpino? I worked in his shop for about eight months, he was such
an unbearable man, always ready to judge me. When I ended up in the hospital
with very high fevers, he never came to visit me...In this picture you can see
how sick I was... It's curious
that you portrayed yourself being sick. Yes, I know it was a bit of a bizarre idea, but I love
representing reality as it is. Why is the
fruit basket such a famous painting? It is the first "still life" of Italian art
and, as you will surely have noticed, I have not only chosen fresh fruit. Why don't you
ever make preparatory sketches? I don't like it, it bores me, I love painting directly
on the canvas. Is it true
that the meeting with Cardinal Francesco Maria Del Monte changed your life? Definitely! The cardinal noticed some canvases that I
had sold and in 1595 he hosted me in his house, Palazzo Madama. I spent five
years there and I was full of work and new friends, I also met Galileo Galilei,
a genius who studied the stars. Thanks to Cardinal Del Monte I obtained in 1599 my
first public assignment, the famous Contarelli Chapel. I admit that I had the courage to represent real and
brutal actions without embellishment, using new lighting. I don't think anyone
dared so much... Enchanted
listening, I make an pensive expression You've got an intense look, the more I look at you,
the more I think you could model for me. No, thank
you, let's move on… As I told you, I tried to do something different and
the canvases were greatly appreciated, they even came from all over to admire
them! I think I did a great job. I know that
in 1601 you were engaged in the Cerasi Chapel in Santa Maria del Popolo That was an extraordinary experience, although a
little painful because they didn't like the first versions I made. The client
unfortunately failed to see the new paintings because he died before they were
finished. I deliberately twisted sacred iconography, you know
for sure that I have always been much criticized for it... Since I don't have the economic possibility, my models
are often street boys, friends or prostitutes. When I portrayed Lena, a
well-known courtesan who posed in the guise of
Madonna, they argued. However, I am glad that the canvas has not been
removed and is still in the church of St. Agostino, here in Rome. The canvas is gigantic and so I was forced to remove
the attic to work more comfortably... Only then I
notice with surprise that the ceiling has been dismantled … With all this space it was also possible to make
another large altarpiece that was commissioned to me by the Archconfraternita
of the Palafrenieri for the altar of St. Anna, in St. Peter's Basilica. The
work only stayed there for a few days... Realizes? They didn't like this masterpiece! It was
rejected because the baby is naked and the Madonna shows her cleavage, the
model is always my friend Lena .... They don't understand what art is !! Good
thing the work was then purchased by Cardinal Scipione Borghese!
After intense
periods of work, how do you spend your free time? Honestly I idle between taverns in the company of
friends, but sometimes even a simple walk turns into a fight. I have a
reputation for having a bad character, unfortunately if they offend me I can't
control myself, I become derisory, violent, in short, I lose my head. Some time ago a gypsy predicted me a black, indeed
black, future that made me anxious The gypsy read my hand and told me that in a year,
that is, in 1606, I will kill a man in a brawl and will be sentenced to
death... I? Are we kidding? Why are you
surprised? You have admitted that you have a difficult character... Excuse me, did you come here to interview or
criticize? You're right,
forgive me... She told me That I will be forced to flee from Rome
and will have to spend years in exile. I will try to ingratiate myself cardinal
Scipione Borghese with a dramatic picture. I will be obsessed with the thought of condemnation
and that will be reflected in several works such as the Takeoff of the Baptist,
a particularly bloody scene. The Pope will eventually give me grace but I will die
sooner... I hope it's all false, I don't believe these fortune
tellers whose have a fervent imagination I think it is better not to confirm what will happen
to him... Master is
absolutely right, I think it is better not to know the future! I met that woman on the street, I was fascinated by
that turban, her gestures, so I portrayed her. But now I have to erase those damn words from my mind! After a short
break he comes back to stare at me. You'd
be a perfect model, you know? I find you’d be better off with your hair up and
in a nice red dress Thank you
Master but now I really have to go No! You just don't want to? All right... thank you for
the interview and remember that "When there is no energy there is no
color, there is no form, there is no life"! I greet him but as soon as the door closes behind me I
regret not having posed for one of the greatest painters in art history.
Curato da Alessandra Bartomioli |
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