ROBERTO FANTINI (PITTORE E SCULTORE - PAINTER AND SCULPTOR)
ROBERTO FANTINI (PITTORE E SCULTORE-– PAINTER AND SCULPTOR)
Con un sorriso si può tutto 2019, tessuto su tela e tecnica mista |
“Molti pensano che avere talento sia una questione di
fortuna; a nessuno viene in mente che la fortuna possa essere una questione di
talento”. (Jacinto Benavente).
Una frase che calza alla perfezione a Roberto Fantini
eccellente nella danza, nel teatro, nella fotografia, nella pittura e nella
scultura.
Nato a Roma nel 1960 ha sempre avuto la passione per la
pittura, a soli 13 anni partecipa alla prima mostra collettiva.
S' iscrive al liceo artistico e allo stesso tempo studia
danza e lavora come ballerino professionista.
Dopo il diploma frequenta la facoltà di architettura, poi
decide di trasferirsi all’estero per diversi anni. Nel 2000, quando rientra in
Italia, inizia la totale dedizione all’attività pittorica e scultorea.
Dalle prime tele astratte e figure stilizzate passa alla
rappresentazione di bambini e adolescenti senza lineamenti dei volti, una
caratteristica che lo contraddistingue. Giovani ragazze dai capelli rossi spiccano
su stoffe, broccati, spartiti o manoscritti applicati sulla tela e poi dipinti
con tecniche miste.
Per le sculture predilige rappresentare principalmente gli
animali sfruttati dagli uomini, come se in qualche modo li volesse riscattare.
Fantini ha partecipato a numerose mostre in Italia e
all'estero ricevendo importanti riconoscimenti e premi prestigiosi.
Le opere sono state influenzate dalla danza e dai viaggi che hanno
avuto un ruolo di primo piano.
La ricerca della purezza e del rispetto per gli animali
inducono lo spettatore alla riflessione.
L’artista con le sue tele ci trascina in un mondo magico ed incantato, popolato da personaggi che non conoscono la vecchiaia ma solamente la gioia di vivere.
L’ ARTISTA SI RACCONTA
Ho esplorato quasi tutte le principali forme di arte che hanno arricchito la mia personalità e la mia creatività.
Sono figlio di un pittore autodidatta accanto al quale ho
iniziato ad esporre le mie prime opere, quand’ero ragazzino.
Mentre frequentavo il liceo artistico ho studiato danza classica/moderna e dopo pochi anni sono diventato primo ballerino. Ho avuto l’occasione di
esibirmi in tv, in teatro e al cinema ma non ho mai smesso di dipingere per il
puro piacere personale. In quegli anni sono stato anche protagonista di alcuni
spot pubblicitari e modello per note case di moda per le quali ho viaggiato
molto.
Ho scelto poi di vivere per quattordici anni lontano dall’Italia, dove lavoravo come ballerino,
attore e fotografo. Quando sono tornato a Roma, mi sono dedicato alla pittura e
alla scultura e da allora non ho più smesso.
La scelta di raffigurare bambini e adolescenti ha radici in
un viaggio fatto in Tibet dove feci un reportage con i bambini al quale seguì
una mostra a Londra.
Come in un balletto di danza, un’attività che ha avuto un
ruolo importante nella mia vita, dispongo le figure come un coreografo. Studio
attentamente le posture, che sono frutto di una lunga ricerca sul web, e poi mi
diverto ad assemblare e modificare.
I protagonisti non hanno un volto, che lascio immaginare allo
spettatore poiché mi concentro sul resto. Le mie figure sembrano fare esercizi
di danza ma in realtà amano soprattutto giocare, a volte mostrano una lecca
lecca, le bolle di sapone o una palla.
Spesso uso come sfondo delle mie opere diversi tipi di tessuti,
che mi hanno sempre affascinato, in quanto mia mamma faceva la sarta. Quindi
proprio come se dovessi fare un abito, scelgo le stoffe che mi piacciono per le
mie “modelle”.
Amo usare colori a olio, matite colorate, acrilici e penne.
Quando faccio lo scultore mi dimentico di essere pittore ……
Rappresento sempre gli stessi soggetti per sensibilizzare la loro salvaguardia, ovvero il rinoceronte,
il cavallo, il maiale e il toro. Utilizzo il bronzo ma sfrutto i ciottoli di
fiume, per la parte centrale degli animali, per ricordare il legame con la
terra.
Lavoro quotidianamente nel mio studio, dove immagino di aver trovato il segreto dell’eterna giovinezza…
ROBERTO FANTINI (PAINTER AND SCULPTOR)
“Many think that having talent is a matter of luck; no one can think of luck being a matter of talent ”(Jacinto Benavente).
A phrase that perfectly fits to Roberto Fantini, excellent in dance, acting, photography, painting and sculpture.
Born in Rome in 1960, he has always had a passion for painting, at the age of 13 he participates in the first collective exhibition.
He attends the school of arts and, at the same time, he studies dance and works as a professional dancer.
After graduating, he enrols the faculty of architecture but then decides to move abroad for several years. In 2000, when he returns to Italy, he starts his total dedication to painting and sculpting.
From his first abstract paintings and stylized figures he moves on to the representation of children and adolescents without facial features, a characteristic that distinguishes him. Young red-haired girls stand out on fabrics, brocades, music sheets or manuscripts applied on the canvas and then painted with mixed techniques.
For the sculptures he prefers to represent mainly the animals exploited by mankind, as if in some way he wants to redeem them.
Fantini has participated in numerous exhibitions in Italy and abroad, receiving important and prestigious awards.
His works are influenced by dance and travel, which played a leading role.
The search for purity and respect for animals lead the viewer to reflect.
The artist with his paintings takes us into a magical and enchanted world, populated by characters who do not know old age but only the joy of living.
THE ARTIST SPEAKS ABOUT
HIMSELF
I have explored almost all the major forms of art that have
enriched my personality and my creativity.
I am the son of a self-taught painter with whom I started
exhibiting my first works, when I was a kid.
While I was attending
the school of arts, I studied classical and modern dance and after a few years
I became principal dancer. I have had the opportunity to perform on TV, in
theaters and in cinema but I have never stopped painting for pure personal
pleasure. In those years I was also performing in some commercials and worked
as model for well-known fashion houses.
This led me to travel a lot. I then chose to live for
fourteen years away from Italy, where I worked as a dancer, actor and
photographer. When I returned to Rome, I devoted myself to painting and
sculpture and have never stopped since.
The choice to
represent children and adolescents has roots in a trip to Tibet where I made a
photo reportage on the children, which was followed by an exhibition in London.
As in a ballet dance,
an activity that has played an important role in my life, I arrange the figures
like a choreographer. I carefully study the postures, which are the result of a
long search on the web and then I enjoy assembling and modifying.
The protagonists do not have a face, which I leave to the
viewer to imagine as I focus on the rest. My figures seem to be doing dance
exercises but in reality they love to play, sometimes they show a lollipop,
soap bubbles or a ball.
I often use different types of fabrics as the background of
my works, which have always fascinated me, as my mother was a seamstress. So
just as if I had to make a dress, I choose the fabrics that I like for my
“models”.
I love using oil paints, colored pencils, acrylics and pens.
When I am a sculptor I forget that I am a painter …… I always
represent the same subjects to raise awareness of their protection, namely the
rhino, the horse, the pig and the bull. I use bronze but I use river pebbles,
for the central part of the animals, to remember the link with the earth.
I work in my studio, where I imagine to have found the secret
of eternal youth …
Come una bolla, 2017, tessuto e tecnica mista |
La maestrina, 2018, tessuto e tecnica mista |
Duas vitas, 2018, tessuto e tecnica mista |
Fiori in rosso, 2018 tessuto e tecnica mista |
Maisa, 2011 fusione a cera persa in bronzo |
Uday, 2012, fusione a cera persa in bronzo |
Maialino, 2012 fusione a cera persa in bronzo |
Alexander the Great, 2016
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Le cose visibili sono
invisibili al mondo e per vedere bisogna farlo con il cuore. (Antoine de Saint-Exupéry)
Visible things are invisible to the world and to see it must be done with the heart. (Antoine de Saint-Exupéry)
Curato da Alessandra Bartomioli
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