VIOLETTA CARPINO (STREET ARTIST)
VIOLETTA CARPINO (STREET ARTIST)
Senza titolo, 2019 murale, Rocciamorgia, ), via Brindisi, Trivento (Molise) – Foto di P. Scarano“La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a sè stesso riguardo a ciò che ha visto” (P. Picasso)
Romana, classe 1991, ha un ricchissimo curriculum. Dopo aver frequentato
lo storico liceo artistico di via Ripetta, si diploma in pittura all’Accademia
di Belle Arti con il massimo dei voti.
Quando partecipa alla prima collettiva ha solo 17 anni,
prosegue ininterrottamente e fa alcune performance. Espone in mostre curate da noti
critici d’arte quali Strinati e Sgarbi.
Tra i premi che ha
ricevuto c'è "La Shopping bag 2011” (Galleria Vittoria di Roma), il “Concorso
nazionale, 40° anniversario ecole instrument de paix Italia’’ (Biblioteca
Nazionale Centrale di Roma, 2012) e il primo posto nel 2016 per la Medaglia
della Maratona di Roma del 2017.
Crea la scenografia dei concerti di Cristiano De André per i
tour del 2016 e del 2017 “De André canta De André”.
Nel 2015 si avvicina casualmente alla street art e in breve
tempo si distingue con la propria creatività. Inizia con un’opera presso l’ex
manicomio di Santa Maria della Pietà e poi in alcune periferie romane. Realizza
murales anche fuori dalla capitale come a Marino, Graffignano (VT) Valentano
(VT), Sant’Angelo di Roccalvecce (VT), Latina, Diamante (PZ), San Fele (PZ), Rapone
(PZ) Trivento (CB) e all’estero a Valencia (Spagna), a Brighton (Inghilterra), a Gandia
e Cheste (Spagna).
Le sue opere denunciano la società patriarcale, la violenza
sulle donne, sono spesso provocatorie ed a volte sono state anche censurate.
Violetta rappresenta l’emancipazione della donna oscillando
tra il realismo e il surrealista.
La talentuosa artista ha raggiunto vette inaspettate con le
sue opere ricche di significati ma soprattutto realizzate con lo spirito
libero.
L’ ARTISTA SI RACCONTA
Da sempre innamorata dell’arte, ho indirizzato tutte le mie
energie in questo settore dove cerco sempre di dare il meglio.
Quando frequentavo il liceo ho collaborato con lo scultore
Roberto Dottorini e con la pittrice Roberta Filippi, due artisti che mi hanno
insegnato moltissimo.
Per la tesi al termine del corso di pittura di Primo livello
in Accademia ho intervistato il noto critico d’arte Achille Bonito Oliva,
incontrato casualmente alla mostra di Frida Kahlo a Roma.
Ho partecipato a numerosi eventi di pittura poi per caso sono
entrata nel mondo della street art.
Nel 2015 andai alla mostra “tracce temporanee” così chiamata
per la durata di pochi giorni di opere eseguite live dagli artisti. Ignara che fossero
all’opera famosi street artist, mi ritrovai ad eseguire live un’opera non
prevista che ma segnò l’inizio di un mio nuovo percorso. Il murale fu notato da
un noto artista che mi propose di dipingere all’ex Manicomio di Roma. Fui
felice ma al tempo stesso spaventata di creare un’opera permanente, così decisi
di seguire passo passo l’esecuzione di un murale dalla persona che mi aveva
coinvolto nel progetto. Fu un’esperienza fantastica nella quale ebbi modo non
solo di apprendere la tecnica ma anche quella di scoprire un artista
straordinario.
Ero finalmente pronta per il nuovo percorso ma ho immediatamente
avvertito la responsabilità per quello che avrei raffigurato su un muro, alla
portata di tutti.
Da sempre ho
rappresentato un mondo al femminile, spesso macchiato da maltrattamenti o
uccisioni e credo che l’arte possa essere un potente mezzo di riflessione.
Spero in un futuro dove uomini e donne lotteranno per la libertà.
Oltre alla pittura, mi sono occupata anche di scenografia. Ho incontrato Cristiano De Andrè in un concerto dove sono capitata per sbaglio. Quei testi hanno toccato la mia anima, gli scrissi quella stessa sera e qualche tempo dopo ebbi l’occasione di collaborare ai suoi concerti. È proprio vero che come i colori si fissano sulla tela, così le canzoni si fissano nel profondo del nostro io.
Le tre età del
Femminicidio, 2015-
murale, live painting presso “Tracce Temporanee” |
Ascolto Fetale, 2015, murale, Ex Manicomio Santa
Maria della Pietà, Roma |
Scenografia del tour live 2016 "De André canta De André" di
Cristiano De André |
Dal pensiero al sogno (rivisitazione della storia di Mary Poppins) 2021, murale, Sant’Angelo di Roccalvecce – il Paese delle Fiabe, via Umberto |
“ E come le più belle
cose vivesti solo un giorno come le rose” (Fabrizio De Andrè - testo ispirato ad un episodio di
femminicidio).
Curato da Alessandra Bartomioli htthttps://www.instagram.com/violetta_carpino_artist/ www.facebook.com/Violetta-Carpino-Artist-2057397277850675
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