PONGO 3D (STREET ARTIST)

 PONGO 3D (STREET ARTIST)   

    Vincent Van Duck, 2022 - murale bombolette spray
Via Plezzo angolo Via Pordenone, Milano.


“L’arte non è ciò che vedi, ma ciò che fai vedere agli altri” (Edgar Degas)

Noto  artista, conosciuto con lo pseudonimo Pongo, nasce a Piacenza nel 1976. Figlio di generazioni di pittori, è l’inventore della tecnica in 3D su muro e su tela.

Sin da bambino mostra ingegno e amore per i colori. Negli anni ’80 incontra Andy Warhol a New York durante una permanenza di lavoro del padre, ignaro di avere davanti un genio dell’arte. In quegli anni scopre quella nascente corrente americana che aveva come esponenti Keith Haring e Jean Michel Basquiat.

Tornato a Milano, s’iscrive al liceo artistico e diventa un writer di riferimento italiano. Inizialmente si fa chiamare Future alludendo a Futura 2000 (un noto graffita americano), poi Crank e infine Pongo.

Conosce e collabora con famosi gruppi Newyorkesi come i TNB e TAT, pionieri del Writing.

Dal 1999 espone in collettive e personali ed è conosciuto a livello internazionale.

Pongo vive tra Milano e New York sempre teso a “ingannare” gli spettatori con le sue bombolette spray.

Le sue opere sono apparse su famose riviste quali e Rolling Stone Magazine, Globe Styles, Throw Up e molte altre.

Sempre impegnatissimo nel proprio lavoro che svolge con passione, ama rappresentare illustri personaggi e rivisitare noti quadri. 

Si distingue per lo stile originale, rielabora la realtà giocando coi colori ma soprattutto con la nostra mente. 

Ha raggiunto manualmente quella perfezione della tecnica 3D, senza l’aiuto tecnologico, dimostrando uno spiccato talento.


 L’ ARTISTA SI RACCONTA

Pongo davanti al murale Papera con l'orecchino di perla
via Mac Mahon angolo cavalcavia serra, Milano. 

Sono cresciuto in un ambiente familiare che sicuramente ha influenzato la mia creatività, mia nonna era una pittrice e mio papà artista.

Con quest’ultimo, negli anni ‘80, sono stato a lungo a New York dove collaborava nella Factory di Andy Warhol. Inutile dire che ero affascinato da quella personalità eccentrica e creativa sebbene non avessi compreso di trovarmi davanti al maggiore esponente della pop art.

Rientrato in Italia avevo negli occhi tutte le scritte della coloratissima metro (MTA) e dello storico testo “Subway art”. Ho iniziato negli anni ’90 come writer dipingendo treni, metropolitane ed i muri delle periferie milanesi, sono stato tra i pionieri di un’arte al tempo poco conosciuta ed illegale.

Ho partecipato a manifestazioni ed eventi in tutta Europa, collaborato con celebri gruppi newyorkesi.

Nel 2008 iniziai a sviluppare il mio stile 3D, sfidando la tecnologia senza l’utilizzo del computer ma solamente col pennello. Un progetto durato molti anni durante i quali ho studiato e sperimentato per realizzarlo sul muro, sulla tela e anche sulla pelle. È stato un lavoro lungo ed impegnativo, sono riuscito a raggiungere il mio obbiettivo, ma la sperimentazione è un continuo divenire e la voglia di affrontare nuove sfide è tanta.

Basta togliere gli occhiali blu e rossi del 3D per scoprire l’inganno che dipingo …

Dalì , 2020 matite su carta


Reborn,  2001 -  acrilico su tela


Mona Papera, 2021- murale, bombolette spray
Piazza Carbonari, Milano.


Gue Pequeno, 2022 - murale, bombolette a spray
Porta Romana, Milano


“Il significato del mio lavoro è rendere quanto più reale possibile la falsità della pittura “(Pongo)

 

Curato da Alessandra Bartomioli

 

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info@pongoarts.com

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