ANDREA DEL CAMPO (FUMETTISTA - CARTOONIST)
ANDREA DEL CAMPO (FUMETTISTA- CARTOONIST)
Dampyr n. 245, 2020 |
Bisogna leggere molto
per fare un buon fumetto. Anche cinquanta libri per tirarne fuori venti pagine. Hugo Pratt
Una frase che calza perfettamente col pensiero di Andrea Del Campo, nato a Catania nel 1978.
Dopo gli studi classici, s’iscrive alla facoltà di
Giurisprudenza, poi decide di interrompere il percorso universitario per
trasferirsi a Roma. È il 2003 e inizia a frequentare la nota Scuola Romana dei
Fumetti.
Nel 2007 esordisce su John Doe di Bartoli e Recchioni per l’Eura
Editoriale e inizia una collaborazione per la stessa casa editrice.
Tre anni dopo pubblica per la Star Comics due numeri della
serie Valter Buio scritta da Alessandro Bilotta.
Nel 2013 inizia la serie horror Dampyr per la Sergio Bonelli
Editore, dove tuttora lavora.
Dal 2018 è docente presso la scuola di Fumetto Pencil Art di
Roma.
Nascono dalla matita
di Andrea tavole ricche di dettagli e con suggestive ambientazioni
architettoniche.
IL FUMETTISTA SI
RACCONTA
In casa, oltre alla presenza di opere d’arte, non sono mai
mancati i fumetti come Intrepido, Topolino e Lanciostory che leggevano i miei
fratelli maggiori.
La passione per il fumetto è nata quando avevo 11 anni, in
seguito alla frattura di una gamba, che mi ha costretto a rimanere a letto per
un’intera estate.
Un giorno, in preda alla noia, poiché avevo letto tutti i
libri che avevo, chiesi a mia mamma di andare in edicola, tornò con due numeri
di Dylan Dog che mi cambiarono la vita.
Avevo trovato il fumetto perfetto e avevo capito che volevo
fare il disegnatore.
Ho seguito diversi corsi di pittura e disegno e nel 1997 ha
frequentato anche un corso base.
Nel 1994 mi sono qualificato secondo alla prima mostra
mercato Regionale del fumetto Tex-Dylan-Spider & Co, tenutasi a Giarre
(CT).
Dopo il diploma al liceo Classico, mi sono iscritto
all’università senza smettere di disegnare, finché a 25 anni ho deciso di
andare a studiare fumetto nella prestigiosa scuola romana.
Ho iniziato subito a
lavorare ottenendo risultati veramente inaspettati.
Da anni ho abbandonato il lavoro cartaceo con matite e chine
e ho iniziato ad usare il digitale, come la maggior parte dei disegnatori.
Per l’ispirazione mio lascio cullare dalla fantasia…
Dampyr n. . 210 , 2017 |
Dampyr , n. 210 , 2017 Dampyr n.245, 2020 |
Cos’è disegnare? Come ci si arriva? È l’atto di aprirsi un passaggio attraverso un muro di ferro invisibile che sembra trovarsi tra ciò che si sente e che si può. Vincent Van Gogh
Curato da Alessandra Bartomioli
https://www.facebook.com/delcampo.andrea
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