ALESSIO DELI (SCULTORE -SCULPTOR)

 ALESSIO DELI (SCULTORE - SCULPTOR) 

 Dopo Della Robbia ,2019 bronzo

“Alla morte e alla storia riconsegna l’armonia della bellezza Alessio Deli… ha nostalgia di un mondo perduto, e non vorrebbe il presente cui è costretto.” Vittorio Sgarbi

L’artista non è sfuggito all’occhio attento del noto critico d’arte che l’ha coinvolto nella mostra  a Sutri “Da Giotto a Pasolini”, terminata a gennaio 2021.

Alessio Deli, classe 1981 nasce a Marino (RM), è un affermato scultore, molto apprezzato dalla critica.

A soli 15 anni partecipa ad una mostra collettiva, a 18 anni tiene la sua prima mostra personale.

Dopo gli studi presso l'Istituto d'Arte della città natale, si diploma col massimo dei voti all'Accademia di Belle Arti di Carrara, dove si specializza in scultura.

Inizia una ricca produzione artistica figurativa, alternata a periodi dedicati all’insegnamento presso le scuole superiori e presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.

Nel 2003 tiene un corso di “arte –terapia” in un carcere, che segna un cambiamento stilistico. Inizia infatti a creare sculture realizzate con l’assemblaggio e la modellazione di materiali riciclati che vengono integrate con travertino, bronzo, ceramica, gesso o resina.

Nel 2013 la Rai gli dedica un documentario intitolato “La Scultura Ecologica”.

Profondamente legato al classicismo, rivisita opere di Francesco Laurana, Luca della Robbia, ma anche alle opere di Alberto Giacometti.

Nel 2019 espone a Palazzo Valentini statue a grandezza naturale, le quali attirano l’attenzione della stampa e di illustri critici.

Molte sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

Agli oggetti scartati o dimenticati viene offerta una seconda vita dove il tempo sembra sia cristallizzato.

Le sue sculture testimoniano che dalla ruggine può nascere la bellezza.

L’ARTISTA SI RACCONTA


Atelier dell'artista

L’interesse per l’arte è iniziato quand’ero ragazzino e trascorrevo il tempo a giocare in un cortile, dove c’era la bottega di un ceramista.

Amavo spiarlo mentre creava le sue opere e un giorno mi regalò un panetto di argilla, che a me sembrò oro.

Da allora iniziai a sperimentare la mia manualità e decisi d’intraprendere gli studi mirati alla tecnica della scultura.

A 16 anni frequentai il famoso artista Umberto Mastroianni (1901-1998) che in quel periodo viveva a Marino. Il maestro, probabilmente aveva intuito le mie capacità ed apprezzava i disegni che gli mostravo.

Ho sempre amato usare diverse tecniche scultoree, ma nell’ultimo decennio ho utilizzato soprattutto materiali destinati alla spazzatura.

L’interesse è nato in seguito ad un corso di arte che ho tenuto in carcere, dove ai detenuti erano negati oggetti ritenuti pericolosi come forbici, taglierini, trapani o martelli. In quell’occasione vidi trasformare materiali poveri come giornali, cartoni, legno in opere meravigliose.

Così è nata l’intuizione artistica del recupero non solo dell’oggetto, ma soprattutto della persona. È stata un’esperienza straordinaria che mi ha arricchito ed in seguito alla quale ho cercato il “carcere della società” ovvero la discarica.

Da allora recupero gli oggetti abbandonati che amo elaborare.

Con le mie opere desidero sensibilizzare la gente sulle questioni ambientali.


Mediterraneo, 2016 gesso, legno, vetroresina e materiali di recupero 


Kore,  2017/18 piombo e ferro

Donna col damascato, 2018 resina e ferro

Afrotide,  2019 travertino

“Nella scultura l'artista non deve indietreggiare davanti a nessun mezzo pur di ottenere una realtà” Umberto Boccioni

Curato da Alessandra Bartomioli

 


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