TINA LOIODICE (PITTRICE- PAINTER- STREET ARTIST)
TINA LOIODICE (PITTRICE- PAINTER- STREET ARTIST)
Matrix Divina 2017,Metro di S. Giovanni, Roma (foto di Cinzia Michilli) |
La pittura nelle strade sta diventando parte reale delle città. Non è uno sport per spettatori. (Banksy)
Tra coloro che sono impegnati a dipingere sui muri delle
nostre città c’è Tina Loiodice, romana, classe 1954.
Dopo il liceo artistico di via Ripetta frequenta la facoltà
di architettura e lavora presso studi professionali.
Dal 2000 si dedica ininterrottamente alla pittura, partecipa
alle mostre e riceve diversi riconoscimenti. Nel 2012 a Trastevere apre una
Galleria d’arte Spazio40, che è anche il suo atelier.
Esordisce nel 2015 col primo murale al Parco di Santa Maria della Pietà, con la Bambina pensante, che riscuote subito
interesse e successo da parte della stampa.
Inizia così l’amore per la Street art, che non ha più
abbandonato.
Nel 2016 A Roma dipinge alla Stazione Giustiniana e nel
quartiere di Primavalle.
Per il “Festival StreetArtRainbow” a Castellaneta (TA)
realizza un murale dedicato al film di Fellini “La strada”.
Nel 2017 dipinge nel parcheggio turistico di Castel Gandolfo insieme
ad altri artisti. Nello stesso anno realizza altri murales nella Stazione Metro
San Giovanni a Roma.
Dal 2017 al 2019 a Sant’Angelo di Roccalvecce chiamato “II Paese delle favole”, (VT) esegue 12
murales con racconti di fiabe.
Nel 2019 dipinge a Lunghezza nel centro antiviolenza Marie
Anne Erize e nel centro di accoglienza minori della Caritas a Tiburtino III.
Nel 2020, pochi mesi prima della pandemia, dipinge sei
serrande di Colli Aniene.
È attenta a rappresentare temi sociali e diritti umani, senza
tralasciare immagini che fanno sognare come quelle delle favole.
L’ARTISTA SI RACCONTA
Tina Loiodice (Foto di Francesca Mazzara) |
Credo che la pittura sia nel mio Dna, ma solo in età matura
mi ci sono completamente dedicata.
Ho scelto l’artistico poi, con gli studi di architettura, ho
intrapreso un altro percorso, per poi tornare a dipingere.
Decisiva fu la vendita
di un mio quadro in una mostra collettiva, che mi ha spinto a riprendere la mia
vera passione.
Otto anni fa ho aperto una Galleria d’arte nel cuore di Roma
dove lavoro, organizzo mostre, eventi ed è diventato un luogo d’incontro di
molti artisti.
Dal 2015 mi dedico alla Street Art, da allora non ho più
smesso poiché trovo sia la forma d’arte che mi fa vibrare l’anima.
Lavorare in strada ti offre la possibilità d’incontrare molte
persone, di ascoltare le loro storie. Tra vari incontri, voglio ricordare la
richiesta di un ragazzo d’immortalare il volto della sua compagna, scomparsa
prematuramente, ora ritratta nel fiore del murale di Castel Gandolfo.
Un’esperienza meravigliosa è stata quella coi numerosi
murales nel Paese delle Favole, dove ero e tuttora sono un’amica di molti
residenti.
Prima del lavoro faccio un rilievo della parete che tratto
con un impregnante. Eseguo poi un bozzetto dettagliato che riproduco a mano
libera, con pennello e colori al quarzo.
Confesso che lavorare da sola a ritmi serrati sia impegnativo
ma, quando salgo sulle impalcature, dimentico la fatica e gli agenti
atmosferici.
Vivo in un “tempo sospeso”, che inizia con l’attimo che
precede la prima pennellata da cui prende poi magicamente forma l’opera.
TINA LOIODICE (PAINTER)
“Painting in
the streets is becoming a real part of cities. It's not a spectator sport.” Banksy
Among those
who are engaged in painting on the walls of our cities, there’s Tina Loiodice,
Roman, born in 1954.
After the
artistic high school in Via Ripetta, she attends the faculty of architecture
and works at professional studios.
Since 2000
she has been continuously dedicating herself to painting, participates in
exhibitions and receives several awards. In 2012 she opens an Art Gallery in
Trastevere, Spazio40, which is also her atelier.
She debuts in
2015 with the first mural at the Park of Santa Maria Della Pietà, with the
Thinking Child, which immediately gains interest and success from the press.
Thus begins
the love for Street art, which she has never abandoned.
In 2016 she
paints at the Giustiniana Station and in the Primavalle district in Rome.
For the
"StreetArtRainbow Festival" in Castellaneta (TA) she creates a mural
dedicated to Fellini's film "La Strada".
In 2017 she
paints in the tourist parking lot of Castel Gandolfo along with other artists.
In the same year she makes other murals in the San Giovanni Metro Station in
Rome.
From 2017 to
2019 in Sant'Angelo di Roccalvecce called"The land of the
fairytales", (VT) she performs 12 murals with fairy tales.
In 2019 she
paints in Lunghezza in the anti-violence center Marie Anne Erize and in the
minor reception center of Caritas in Tiburtino III.
In 2020, a
few months before the pandemic, she makes six shutters of Colli Aniene.
She is
careful to represent social issues and human rights, without neglecting images
that make you dream like those of fairy tales.
THE ARTIST TELLS
HIMSELF
I believe
that painting is in my DNA, but only at mature age I have completely dedicated
myself to it.
I chose the
art school then, with the architectural studies, I undertook another path, and
then went back to painting.
Decisive was
the sale of my painting in a collective exhibition, which pushed me to resume
my true passion.
Eight years
ago I opened an Art Gallery in the heart of Rome where I work, organize
exhibitions, events and it has become a meeting place for many artists.
Since 2015 I
have dedicated myself to Street Art, since then I have not stopped, since I
think it’s the art form that makes my soul come alive.
Working on
the street gives you the chance to meet many people, to hear their stories.
Among various meetings, I would like to recall the request of a boy to
immortalize the face of his partner who died prematurely, now portrayed in the
flower of the mural of Castel Gandolfo.
A wonderful
experience was the one of the numerous murals in the Land of Fairy Tales, where
I was and still am a friend of many residents.
Before work,
I make a relief of the wall that I treat with impregnation. I then create a
detailed sketch that I reproduce freehand, with brush and quartz colors.
I confess
that working alone with a very tight schedule is challenging but, when I get on
the scaffolding, I forget of the fatigue and the weather.
I live in a "suspended time", which begins with the moment before the first brushstroke from which the work magically takes shape.
La bimba pensante ,Parco di S. Maria della Pietà, Roma (foto di Simone Pierucci) |
La classe operaia va in Paradiso , 2016, Primavalle (foto di Marco Giovanni Lo Rocco) |
Stazione Giustiniana -2016 (Foto
di Igor Stokansky)
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