ANTONIO ZENADOCCHIO (PITTORE- PAINTER)

ANTONIO ZENADOCCHIO - ZENA (PITTORE – PAINTER)

Dormi ancora un pò , 2020  acrilico su tela

"La pittura è solo un altro modo di tenere un diario" diceva Picasso, un esempio seguito da Antonio Zenadocchio, che diviene spesso cronista della realtà.

Nasce a Frosinone nel 1953, figlio di un pittore tuttavia solo in età matura segue la strada intrapresa dal padre

Negli anni ’70 studia composizione musicale e conosce Ennio Morricone che sarà anche un grande maestro di vita.

Realizza numerose opere dal 1980 ed esordisce nel 2017 con una mostra personale ad Arischia alla quale seguono molte altre sia in Italia che all’estero ricevendo numerosi premi e riconoscimenti

 Alcune tele sono in esposizione permanente presso Museo Haegeumgang nella città di Geoje in Corea del Sud, nel Museo Internacional de Electrografia nella città di Cuenca in Spagna e al Museo naturalistico di Sant'Oreste a Roma.

Dal 2019 è presente nell’annuario Artisti e nel Catalogo d’arte moderna e dal 2020 nel Catalogo Artisti Italiani.

Vive all’Aquila dove frequenta il Caffè letterario della città, luogo d’incontro dove si svolgono discorsi culturali e d’attualità.

Artista impegnato nel sociale, ha donato numerose opere per la ricostruzione dei comuni del centro Italia danneggiati dal terremoto del 2009.

È un attento osservatore della società, dei sentimenti più profondi e con estrema facilità oscilla dal figurativo, all’astratto ed al surreale.


L’ARTISTA SI RACCONTA


Studio dell'artista

L'insegnante di pittura è stato mio padre, ricordo che mi affascinava vederlo dipingere o costruire i pennelli con setole naturali; era amico e collega di lavoro del noto pittore Amleto Cencioni.

L’incontro col grande Ennio Morricone, quand’ero adolescente, ha decisamente influenzato la mia vita. Era un uomo con un carattere un po’ spigoloso, consapevole della propria genialità ma molto umile.

Quelle straordinarie lezioni del Maestro, riguardanti la musica ma anche la filosofia, ho cercato di farle mie e trasferirle nella pittura.

Ho sviluppato una forte sensibilità in seguito a due episodi drammatici che mi ha riservato la vita. Ho infatti rischiato di morire in un grave incidente sul lavoro e poi ho vissuto in prima persona il terribile terremoto dell’Aquila nel 2009. Tanto dolore mi ho spinto a cercare il bello in tutte le sue manifestazioni e ad apprezzare appieno i rapporti umani.

Credo che l’arte sia un nobile mezzo di comunicazione e deve arrivare allo spettatore a volte col figurativo altre volte col simbolismo o surrealismo…

Attraverso le mie opere desidero far sognare, emozionare ma soprattutto riflettere.  Ritengo che sia compito dell’arte cercare quella bellezza che va oltre l’aspetto esteriore e risiede nell’anima.


ANTONIO ZENADOCCHIO - ZENA (PAINTER)

 Painting is just another way of keeping a diary”, Picasso said, an example followed by Antonio Zenadocchio, who often becomes a chronicler of reality.

He was born in Frosinone in 1953, son of a painter, but only at a mature age he follows the path taken by his father.

In the 1970s he studies musical composition and meets Ennio Morricone, who will also be a great master of life for him.

 He has been making numerous works since 1980 and debuts in 2017 with a solo exhibition in Arischia followed by many others both in Italy and abroad, receiving numerous awards and awards.

 Some canvases are on permanent display at the Haegeumgang Museum in the city of Geoje in South Korea, in the Museo Internacional de Electrografia in the city of Cuenca in Spain and at the Sant'Oreste Nature Museum in Rome.

Since 2019 it’s present in the Yearbook Artists and in the Catalog of Modern Art and since 2020 in the Catalog of Italian Artists.

He lives in L'Aquila, where he attends the Literary Café of the city, a meeting place where cultural and current events take place.

He is a socially committed artist, and donated numerous works for the reconstruction of the municipalities of central Italy damaged by the 2009 earthquake.

He is an attentive observer of society, of the deepest feelings and with extreme ease, he oscillates from figurative, abstract and surreal.

THE ARTIST TELLS HIMSELF

My painting teacher was my father, I remember being fascinated to see him paint or build brushes with natural bristles; he was a friend and work colleague of the well-known painter Hamlet Cencioni.

The meeting with the great Ennio Morricone, when I was a teenager, greatly influenced my life. He was a man with a somewhat edgy character, aware of his own genius but very humble.

Those extraordinary lessons of the Master, concerning music but also philosophy, I tried to make them my own and to transfer them through painting.

I developed a strong sensitivity following two dramatic episodes that life has reserved for me. I, in fact, risked dying in a serious accident at work and then I experienced firsthand the terrible earthquake in L'Aquila in 2009. So much pain has driven me to look for beauty in all its manifestations and to fully appreciate human relationships.

I believe that art is a noble means of communication and that it must reach the viewer sometimes with figurative, other times with symbolism or surrealism ...

Through my works I wish to make people dream, to excite them but above all to make them reflect. I believe that it is the task of art to seek that beauty that goes beyond the external aspect and resides in the soul.

Umano e Divino, 2015 acrilico su tela


Dolore 2018, acrilico su tela


Togliersi la maschera  2018 , acrilico su tela

 
Torneremo a volare, 2020 acrilico su tela

Credo anche che in questa fase di veloci trasformazioni e di tragedie della storia dell’umanità sia compito degli artisti cercare di guardare oltre per individuare un percorso e una speranza.” Antonio Zenadocchio 


"I also believe that in this phase of rapid transformations and tragedies in the history of humanity it is the task of artists to try to look further to identify a path and a hope." Antonio Zenadocchio


Curato da/  Curated by Alessandra Bartomioli




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