EMANUELA CAMACCI (SCULTRICE- SCULPTOR)


EMANUELA CAMACCI (SCULTRICE –SCULPTOR)    

Acquedotto-Bridge, 2020 roccia e pietra leccese

“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare” (Andy Warhol), potrebbe essere il motto di Emanuela Camacci, connesso alla sua ricerca sulla land art. Si tratta di una forma d’arte nata in America negli anni ’60, caratterizzata da interventi dell’artista in spazi incontaminati.

La scultrice nasce a Roma nel 1968 e dopo il Liceo Artistico si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma, nella sezione scultura. Negli anni ’90 frequenta lo studio di Costantino Buccolieri, dove impara la tecnica del mosaico.

Terminato l’apprendistato, decide di mettersi in proprio e di aprire un atelier come scultrice.

Partecipa a numerose esposizioni temporanee, interventi artistici di land art in Italia e all’estero e ottiene incarichi pubblici.

Nel 2017 prende parte all’ evento “Global Nomadic Art Project“ in Turchia che segna la svolta decisiva nella sua ricerca artistica, dove gli elementi naturali sono alla base dell’opera e l’artista ne coglie le potenzialità.

In quest’ottica nascono opere in legno, argilla, pietra e istallazioni dove tutto è mutevole come la natura.

L’artista, dopo aver inizialmente aderito al figurativo, è passata a forme organiche contenute all'interno di strutture geometriche.

Ogni scultura riflette un’emozione e possiede quella magia di fondere l’arte con la natura.


L’ARTISTA SI RACCONTA



                               Studio dell'artista 

Mi considero una persona privilegiata poiché sono nata e cresciuta in una città meravigliosa come Roma, che sicuramente ha inciso sulla mia scelta professionale.

Dopo aver studiato scultura all’Accademia, ho lavorato col mosaicista Costantino Buccolieri. È stata un’avventura preziosa che ha fatto di me anche la docente di mosaico che attualmente insegna presso la scuola di Arti e Mestieri del Comune di Roma.

Nel 1991, iniziai a lavorare la pietra durante la mia prima esperienza lavorativa quando vinsi un concorso per la realizzazione di sculture in travertino e fui ospite della cava Giansanti a Bagni di Tivoli.

Nel corso degli anni ho sperimentato varie tecniche e usato diversi materiali per le sculture, ora presenti sia in Italia che all’estero.

Ho partecipato e vinto a concorsi per opere pubbliche come l'opera "Mani", per la caserma dei Vigili del Fuoco in Via Romagnoli a Roma.

Ho preso parte a numerosi incontri di land art in Germania, in Russia e in Francia, ma quelli che hanno sollecitato maggiormente la mia creatività sono stati nella Corea del sud.

Straordinaria è stata l’esperienza vissuta in Turchia, durante l'incontro itinerante “Global Nomadic Art Project” (G.N.A.P.), dove insieme ad altri artisti abbiamo dato vita ad interventi artistici realizzati con materiali naturali trovati sul posto, nel rispetto assoluto dell’ambiente. In quell’occasione, oltre a riscoprire l’aspetto creativo e ludico, ho acquisito una diversa visione della vita, molto lontana dalla quotidianità cittadina.

Durante il periodo del lockdown ho creato sculture che ricordano le città vuote di De Chirico, ma attraversate da presenze organiche e fumose.

Amo giocare con la natura, che col suo fascino mi ha insegnato quanto sia importante portarle rispetto.

 

 EMANUELA CAMACCI ( SCULPTOR)

"I believe that having land and not ruining is the most beautiful art that anybody could ever want”  (Andy Warhol), could be the motto of Emanuela Camacci, linked to her research on land art. It is an art form born in America in the 1960s, characterized by the artist's interventions in pristine spaces.

 The sculptor was born in Rome in 1968 and after the Artistic High School, she enrolled at the Academy of Fine Arts in Rome, in the sculpture section. In the 1990s she attended the studio of Constantine Buccolieri, where she learned the mosaic technique.

After her apprenticeship, she decided to start her own business and open an atelier as a sculptor.

She participated in numerous temporary exhibitions, art exhibitions in Italy and abroad and obtained public assignments.    

In 2017 she took part in the event "Global Nomadic Art Project" in Turkey that marked the decisive turning point in her artistic research, where the natural elements were at the basis of the work and the artist grasped its potential.

With this in mind, works of wood, clay, stone, and installations are born where everything is as changeable as nature.

The artist, after initially adhering to the figurative, has moved to organic forms contained within geometric structures.

Each sculpture reflects an emotion and has the magic of merging art with nature.

THE ARTIST SPEAKS ABOUT HIMSELF

I consider myself a privileged person because I was born and raised in a wonderful city like Rome, which definitely affected my professional choice.

After studying sculpture at the Academy, I worked with the mosaicist Constantine Buccolieri. It was a precious adventure that also made of me the mosaic teacher who currently teaches at the School of Arts and Crafts of the City of Rome.

In 1991, I started working with stone during my first work experience when I won a competition for travertine sculptures and was a guest of the Giansanti quarry in Bagni di Tivoli.

Over the years I have experimented with various techniques and used different materials for the sculptures, now present both in Italy and abroad.

I participated and won in competitions for public works such as the opera "Mani", for the barracks of the Fire Department in Via Romagnoli in Rome.

I have taken part in numerous land art meetings in Germany, Russia and France, but the ones that solicited my creativity the most have been in South Korea.

Extraordinary was the experience lived in Turkey, during the traveling meeting "Global Nomadic Art Project" (G.N.A.P.), where together with other artists we gave life to artistic interventions made from natural materials found on the spot, in absolute respect for the environment. On that occasion, in addition to rediscovering the creative and playful aspect, I acquired a different vision of life, very far from city life.

During the COVID lockdown, I made sculptures that recall the empty towns of De Chirico, but crossed by organic and smoky presences.

I love to play with nature, which with its charm has taught me how important it is to bring respect to them.


Onda e bolle d'aria,2010 marmo grigio nagusel 350x100x100h


 Pietra con le scale -Crossing by 2016, pietra calcaree 100x120x90h


L'anello sul lago- Ring in a lake 2019,presso il Lago del Gran San Bernardo
   

   Black center 2020, pietra leccese,  materiali misti, cm43 diametro x 20 spessore
         

Guardate nel profondo della natura, e allora capirete meglio tutto.

(Albert Einstein)

“Look deep into nature, and then you will understand everything better”.

(Albert Einstein)


Curato da Alessandra Bartomioli


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