ELENA TOMMASI FERRONI (PITTRICE)

    ELENA TOMMASI FERRONI (PITTRICE) 
Cacciatrice urbana 2018, olio su tela

Discendente da una famiglia di artisti attivi fin dalla fine XVI secolo, Elena Tommasi Ferroni aveva già scritto nel DNA il suo straordinario talento. Nata a Pietrasanta nel 1962, dopo aver conseguito la maturità classica a Roma, studia storia dell’arte.

Durante gli studi universitari s'iscrive alla scuola di restauro e approfondisce la tecnica pittorica accanto al padre Riccardo, affermato pittore. Nasce così per Elena l’amore per la tecnica a olio e intraprende la professione paterna.

Nel 1988 partecipa alla prima mostra collettiva che darà il via alle incessanti esposizioni in Italia e all'estero, riscuotendo numerosi riconoscimenti e recensioni di illustri critici.

Non mancano anche le apparizioni in TV, tra le quali quella del 2005 come ospite a "Sottovoce", dove parla della propria arte con Gigi Marzullo e quella di quest’anno, dove rilascia l’intervista a Isabel Russinova.

L’artista lavora a tempo pieno nel suo atelier romano situato a livello stradale, sotto lo sguardo dei passanti incuriositi. La sua indole introversa cambia quando qualcuno si ferma per scambiare due chiacchiere.

Le opere ci trasportano in luoghi insoliti con personaggi misteriosi e a volte simbolici. Le case sembrano cambiare aspetto sotto la lente d'ingrandimento e assumono architetture fantasiose.

Nelle tele dell’artista visionaria passeggiano figure che sembrano uscire da una fiaba.

L'ARTISTA SI RACCONTA


Sono figlia del noto pittore Riccardo Tommasi Ferroni e ho avuto il privilegio di essere contornata da altri artisti di famiglia come mio nonno Leone, mio zio Marcello e mio fratello Giovanni.

Ho sempre avuto una spiccata manualità e probabilmente se non fossi stata una pittrice avrei fatto l'orafa, la sarta o la stilista.

Sin da bambina avevo l’attitudine per il disegno ma l'approccio con la pittura è avvenuto intorno ai vent'anni anni, quando frequentavo la scuola di restauro. In quel periodo trascorrevo molto tempo nell'atelier di mio padre e iniziai ad appassionarmi di pittura.

Per un breve periodo ho lavorato come restauratrice di opere pittoriche e ho frequentato lo studio di Pico Cellini, noto restauratore di opere d’arte.

Mio padre aveva intuito il mio talento e mi disse: “dipingere e la cosa più divertente del mondo”, capii che aveva perfettamente ragione.

Ho così iniziato a rappresentare personaggi insoliti, nature morte e inganni architettonici con un ricercato gusto estetico.

Dipingo quotidianamente e durante il periodo della pandemia, nell'impossibilità di recarmi a studio, ho utilizzato tutto ciò che avevo nella mia trousse di trucco...una scelta un po' stravagante ma risolutiva.

Amo la perfezione e per questo osservo le mie tele allo specchio, per scoprire eventuali difetti.


Spettacolo a S. Ignazio, 2011 olio su tela


 A me gli occhi, 2018 olio su tela


2018, olio su tela

Ipnodramma 2 ,2019 olio su tela


2019, olio su tela

"Il mio lavoro mi dà un potere  immenso: rendere verosimile l'impossibile.. dare forma all'immaginazione .. " Elena Tommasi Ferroni


Curato da Alessandra Bartomioli


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