UGO PERGOLI (PITTORE)

   UGO PERGOLI (PITTORE)
2013 tecnica mista

 L’eccezionalità di essere stato alunno di noti artisti emerge sempre in modo evidente.
Ugo Pergoli, romano, classe 1937, ha avuto la fortuna di avere come docente Mario Mafai ed altre eccellenze nella pittura, scultura, incisione e scenografia presenti presso l'Accademia di Belle Arti di Roma.

Terminati  gli studi, l’artista ha intrapreso una graduale evoluzione artistica.
Insieme ad alcuni amici si è recato in Germania dove ha dipinto all’aperto, seguendo i canoni di una pittura impressionista.
Durante gli anni ’70 ha partecipato a mostre personali e collettive iniziando a riceve diversi riconoscimenti.
Negli anni ’80 dopo aver sospeso provvisoriamente la pittura, ha poi ripreso l’arte figurativa e si è occupato  anche di incisione e  litografia.

Dopo aver aderito all’espressionismo è giunto all’arte informale, ossia al rifiuto di qualsiasi forma, figurativa o astratta, all’insegna di libere pennellate di colore.
Si assiste al graduale passaggio da uno stile all’altro con l’uso di colori  a olio, acrilici e pigmenti.
La natura è da sempre la sua musa ispiratrice, che è  mutata col passar del tempo, indossando colori accesi, fino a scomparire sotto tessiture cromatiche.

L’ ARTISTA SI RACCONTA



Un angolo dello studio

Ho sempre amato dipingere e sono figlio di un pittore dilettante. 
All'età di dieci anni, ebbi un'esperienza  significativa durante una vacanza estiva, quando vidi nascere sotto ai miei occhi i ritratti di familiari, per mano di un artista.
In realtà ho fatto un percorso tortuoso prima di dedicarmi alla pittura, infatti scelsi il liceo scientifico, poi la facoltà di medicina che abbandonai per l’Accademia di Belle Arti. Allora ero contornato da noti professori che hanno segnato la storia dell’arte come il pittore Ennio Calabria, lo scultore Pericle Fazzini e l’incisore Enrico Maccari. Ho  frequentato la scuola libera del nudo con Renato Guttuso.
Sono stato allievo di Mario Mafai fondatore della "Scuola romana", che favoriva la visione espressionista ma che poi abbracciò l’arte informale per dare spazio agli effetti cromatici.
Anch'io ho scelto l'arte informale dopo un lungo e complesso iter stilistico.
Uso  colori  dai toni accesi coi quali dipingo quotidianamente sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo .

1993 tecnica mista

1997 tecnica mista

2000 tecnica mista

2012 tecnica mista

Si arriva all’informale dopo un percorso che può durare tutta la vita” (Mario Mafai)

Curato da Alessandra Bartomioli


ugopergoli.it

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